Altri scioperi in Europa contro Deliveroo

Altri scioperi in Europa contro Deliveroo

Mentre in Italia “fervono” i preparativi per l’inaugurazione del tavolo di mediazione fra le società di Food Delivery (ma saranno presenti tutte, anche quelle micro? oppure si procede ad una chiamata selettiva?), le organizzazioni sindacali autonome (e quelle confederali?) e il Giovin Ministro del Lavoro, previsto per il 2 Luglio, in Europa è un susseguirsi di agitazioni che coinvolgono soprattutto i ciclo-fattorini di Deliveroo.

Ieri 27 giugno scendevano in piazza, ad Amsterdam, i riders celesti riuniti nel gruppo FNV Riders Union. I fattorini sono solidali con Sytze Ferwerda, un lavoratore che Deliveroo ha contrattualizzato come collaboratore autonomo, così come fa in Italia e in altri paesi europei. Un lavoratore che come altri ha tentato la via giudiziaria. La manifestazione era un sit-in di sostegno mentre Sytze era in aula davanti agli avvocati di Deliveroo.

Da febbraio, come è accaduto in Belgio, anche in Olanda Deliveroo non assume più fattorini come propri lavoratori dipendenti ma “offre” loro un contratto di collaborazione. Sytze ha subito il downgrading del contratto, essendo stato assunto inizialmente come dipendente. Sytze in aula ha ascoltato gli avvocati della società fare le solite affermazioni: il lavoro dei fattorini non è un lavoro, è come un hobby, il lavoro autonomo è prima di tutto un vantaggio per Sytze che può «usare la propria libertà», può scegliere quando e se lavorare. L’avvocato Maartje Govaert ricorda che il fattorino ha la facoltà di «rifiutare gli ordini di consegna, se vuole».

Ferwerda ora guadagna due volte di più di quando era un lavoratore dipendente.

Il Giudice si pronuncerà il prossimo 23 Luglio.

Questa è una storia che abbiamo già sentito in un’altra aula di Tribunale, quella di Torino. Si vuole far passare l’idea che i lavoratori della Gig Economy non siano tali ma soltanto persone che desiderano «condividere il proprio tempo» per fare felici gli altri.

Consegnare cibo o altri beni a domicilio non è un passatempo ma un lavoro, e il lavoro si paga. Sembra questo ad avere convinto gli ispettori del lavoro che a Barcellona hanno riqualificato un fattorino di Roofoods Spain SL, la filiale spagnola con la quale Deliveroo opera in Spagna, come lavoratore dipendente, aprendo quindi le relative posizioni assicurative e contributive. Jorge è un nome fittizio, non è il vero nome del fattorino. Ma lo chiamiamo anche noi così, come ha fatto El Diario.es per raccontare la sua storia. Jorge ha consegnato pasti a domicilio con Roofoods per un anno, trattato come lavoratore indipendente. Non è la prima volta che l’Ispettorato del Lavoro si pronuncia contro il contratto di collaborazione proposta da Deliveroo. È accaduto anche a Madrid e a Valencia.

L’Ispettorato del Lavoro ha ritenuto che Deliveroo abbia mascherato un rapporto di lavoro dipendente con una falsa collaborazione; vale a dire che i fattorini sono stati costretti a lavorare come falsi lavoratori autonomi. Alle medesime conclusioni era arrivato anche un magistrato a Valencia, nella prima sentenza sul lavoro da quando la multinazionale si è insediata in Spagna. Deliveroo ha fatto appello a questa sentenza e sta anche aspettando che i tribunali risolvano diverse denunce da parte di ex-riders della piattaforma digitale.

Davide Serafin

Di Alessandria. Ha scritto gli ebook '80 euro di Ingiustizia Sociale' – 2016, V come 'Voucher – La nuova frontiera del precariato' – 2016 e 'Il Volo dei Gufi' - 2018, raccolta degli articoli scritti per i Quaderni di Possibile negli anni (2015-2018) - www.ilvolodeigufi.com - www,giustapaga.it - twitter: @yes_political
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