Nessuno sia pagato meno di 7 euro l’ora

Nessuno sia pagato meno di 7 euro l’ora. Lo abbiamo già detto: il salario minimo legale è da maneggiare con cura. Un valore ponderato ed agganciato alla contrattazione collettiva, che così si rafforza trovando un pavimento sotto al quale non andare. Sette euro che circa il 6% dei lavoratori dipendenti (ISTAT 2014), pur coperti dal contratto collettivo, invece non riceve, in cambio di paghe orarie inferiori.

Siete voi, lavoratori della Logistica, del Commercio, dei Call Center, dell’Assistenza sociale e dei Servizi.

Lavoratrici e lavoratori con paghe che variano dai 5,82 euro degli addetti ai call center del ramo Assicurazioni, ai 5,17 euro previsti per talune mansioni nell’ambito dei Servizi di Informazione e Comunicazione. Una questione, quella della giusta paga, che si intreccia con la parità retributiva di genere: infatti, nei settori ove il divario rispetto al salario medio (14,1 euro nel 2014) è più ampio, la percentuale di donne sale dal 43% complessivo al 61%. Ben il 21% delle lavoratrici del settore privato è esposto a basse paghe contro il 10% degli uomini.

Sono dati importanti, che si sommano alla crescente preminenza del lavoro intermittente, dei lavori on-demand, laddove i contratti collettivi sono completamente disapplicati e le condizioni retributive scendono in modo inesorabile sotto al livello di dignità.

Per questo mettiamo a disposizione un metodo, uno spazio (questo sito), una campagna politica che è prima di tutto culturale.

Davide Serafin

Di Alessandria. Ha scritto gli ebook '80 euro di Ingiustizia Sociale' – 2016, V come 'Voucher – La nuova frontiera del precariato' – 2016 e 'Il Volo dei Gufi' - 2018, raccolta degli articoli scritti per i Quaderni di Possibile negli anni (2015-2018) - www.ilvolodeigufi.com - www,giustapaga.it - twitter: @yes_political

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