Food Delivery: solito sfruttamento dietro al nuovo algoritmo

Food Delivery: solito sfruttamento dietro al nuovo algoritmo

Un’inchiesta durata sei mesi, quella dei giornalisti Lorenzo Pirovano e Giovanni Sacchi e pubblicata oggi su Il Fatto Quotidiano. Sei mesi in cui i due hanno scoperto il solito sfruttamento e il caporalato riservato alle categorie di lavoratori più deboli: persone irregolari, o richiedenti asilo, in ogni caso stranieri senza regolare permesso. Pirovano e Sacchi hanno valutato l’incidenza dei questo tipo di lavoratori nell’ambito del food delivery pari ad almeno due terzi: due ciclo-fattorini su tre, a Milano, sono stranieri.

Nel sottobosco delle consegne a domicilio si stanno così evolvendo forme di intermediazione che sono molto prossime al caporalato: i giornalisti hanno individuato alcune società che reclutano lavoratori per indirizzarli all’attività di rider. Ciò è permesso soprattutto dall’uso di una applicazione come Uber Eats, che – a differenza di Deliveroo – stabilisce soltanto modalità comunicative e non organizzative fra clienti finali, ristoratori e fattorini. Queste società intermedie centralizzano l’uso dell’applicazione per un determinato numero di fattorini e si interpongono fra essi e l’applicazione medesima, erodendone il già esiguo salario. Nell’articolo si parla di un’applicazione che nel mondo sotterraneo dei ciclo-fattorini stranieri viene chiamata ‘Uber Flash’. Uber Flash in realtà non esiste: in realtà si tratta di Flash Road City, una società milanese che effettua moto-recapito da moltissimi anni.

I lavoratori sono tutti inquadrati con contratti di collaborazione. Ricevono le briciole della paga di Uber Eats, 3 euro a consegna. Al massimo ricevono 300-400 euro al mese, restando a disposizione dell’impresa per circa undici ore al giorno.

Mentre in Italia si scopre lo sfruttamento dietro l’algoritmo, il sindacato francese CLAP lancia l’allarme sulla nuova app di Deliveroo, il sistema di pagamenti e la raccolta dei dati.

Deliveroo, ridisegnando l’app, ha permesso ai corrieri di conoscere i dettagli di ogni consegna. Tuttavia, questo fatto è stato accompagnato da una riforma dei salari che sono ora variabili e calcolati in base a molteplici fattori, impossibili da conoscere o da calcolare prima.

Questo divario informativo consente alle piattaforme di analizzare i dati sul rifiuto delle commesse e stabilire statisticamente quanti sono i  lavoratori pronti a scendere di salario e fino a che limite possono spingersi senza avere influenza alcuna sulla qualità della consegna.

Ovviamente questo è accompagnato da una politica di turn-over: coloro che non accettano più i salari, considerati troppo bassi, sono invitati a prendere la porta (se non lo fanno da soli) con metodi indiretti (riduzione degli slot a disposizione) o diretti (sospensione dall’applicazione).

Il nuovo sistema di pagamento ‘a distanza’, sta intanto per debuttare anche in Germania, a Berlino. Lo rende noto Deliverunion.

Davide Serafin

Di Alessandria. Ha scritto gli ebook '80 euro di Ingiustizia Sociale' – 2016, V come 'Voucher – La nuova frontiera del precariato' – 2016 e 'Il Volo dei Gufi' - 2018, raccolta degli articoli scritti per i Quaderni di Possibile negli anni (2015-2018) - www.ilvolodeigufi.com - www,giustapaga.it - twitter: @yes_political
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